1. Home |
  2. News In Evidenza |
  3. ll percorso formativo Officina Cooperazione ha fatto tappa in Germania

ll percorso formativo Officina Cooperazione ha fatto tappa in Germania

È possibile un’economia che faccia del bene alla comunità?
Questa la domanda a cui stanno provando a rispondere i 14 partecipanti di Officina Cooperazione, un progetto rivolto a ragazzi e ragazze dai 18 ai 29 anni per scoprire i luoghi e i protagonisti della cooperazione trentina, emiliana ed europea. Dopo aver fatto tappa nel Bleggio, lì dove don Lorenzo Guetti alla fine dell’Ottocento ha immaginato un futuro diverso per il Trentino, e a Bologna, per conoscere un altro modello virtuoso di economia cooperativa, dal 5 all’8 maggio il gruppo si è spostato in Germania, sulle tracce del padre della cooperazione tedesca Raiffeisen e per visitare Francoforte, la capitale economica europea.


Officina Cooperazione è un format educativo che si inserisce all’interno del più ampio programma Le Officine della Fondazione Valtes, nato su impulso della Fondazione Valtes in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, e che quest’anno vede il patrocinio della Federazione Trentina della Cooperazione ed è realizzato con la partnership della Fondazione don Lorenzo Guetti.

 

 

 

 


In una società che si interroga sul suo futuro, capire quali strade percorrere è il passo necessario da fare. Se il sistema economico predominante negli ultimi decenni ha sì generato ricchezza e benessere ma ha causato anche altrettante diseguaglianze sociali e alterato per sempre gli equilibri ambientali, forse è arrivato il momento di capire quali possono essere le alternative e scegliere i valori che guidino il mercato nei prossimi anni. 


Da questa riflessione è nato il progetto Officina Cooperazione, che ha portato 14 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 29 anni, diversi del territorio della Valsugana e Tesino ma anche da altre parti del Trentino, a visitare i luoghi della cooperazione trentina ed emiliana, incontrando professori (tra cui Stefano e Vera Zamagni), funzionari, cooperatori e cooperatrici. 


Nel terzo capitolo del progetto il gruppo si è spostato in Germania, dal 5 all’8 maggio. Un viaggio tra passato e presente, dalle origini del progetto cooperativo tedesco alle grandi questioni che riguardano la scena economica europea. Dopo la visita a Coblenza, la città dei fiumi dove si incontrano il Reno e la Mosella e dove Friedrich Wilhem Raiffeisen, padre fondatore della cooperazione tedesca, ha passato gli anni giovanili, Officina Cooperazione si è spostata ad Hamm (Sieg). Un piccolo borgo della Renania-Palatinato, dove Raiffeisen immaginò una soluzione per porre rimedio alle difficoltà economiche in cui versavano gli agricoltori a metà dell’Ottocento: una soluzione che diventerà poi la base per la nascita delle cooperative di consumo e delle casse rurali in tutta Europa, Trentino compreso.

 

Dopo il German Raiffeisen Museum e la Raiffeisen House, il gruppo si è spostato a Francoforte, la capitale economica europea. Qui hanno visitato la Banca centrale europea, per capire il ruolo delle cooperative nel sistema economico di oggi, incontrando anche un tirocinante che l’anno scorso ha partecipato alla prima edizione delle Officine della Fondazione Valtes, e hanno scoperto il Memoriale della Grossmarkthalle, dal forte valore simbolico, per scoprire che quella che oggi è la sede di un’istituzione europea era, neanche cento anni fa, teatro di una tragedia che ha cancellato la comunità ebraica della città.


Infine, il viaggio si è concluso con l’incontro alla DZ Bank, per scoprire che il credito cooperativo in Germania è un fatto che riguarda ben 18 milioni di tedeschi.


Tornati pieni di spunti, i partecipanti stanno lavorando a una doppia restituzione di quello che hanno vissuto: nelle scuole del territorio Valsugana e Tesino e un evento pubblico aperto alla cittadinanza. 
Un percorso complesso, per dare a ragazzi e ragazze gli strumenti per leggere con sguardo più attento la contemporaneità e far capire loro l’impatto che le loro scelte possono avere nella vita quotidiana.


Molto soddisfatto Stefano Modena, presidente della Fondazione Valtes e vicepresidente di Cassa Rurale Valsugana e Tesino: “Un’esperienza importante, inserita in un percorso impegnativo ma coinvolgente per un gruppo di ragazzi che non hanno paura di mettersi in gioco rispetto a temi, quali quelli dell’economia civile, che per qualcuno possono sembrare controcorrente. Il viaggio è sempre un momento di scoperta, di verifica, di esplorazione di luoghi e tempi nuovi: tutte dimensioni che i ragazzi hanno vissuto, accompagnati da formatori esperti e da relatori che hanno saputo trasmettere loro non solo concetti, ma soprattutto narrazioni, e la passione del loro lavoro. Il viaggio in Germania, soprattutto, ha permesso ai partecipanti di aprirsi a modelli nuovi e diversi rispetto a quelli che hanno conosciuto nelle tappe precedenti del progetto. Un guardare oltre ed allargare le proprie visioni, per capire sì la complessità del mondo, ma anche come certi valori, quello del cooperare, del lavorare assieme, della centralità dell’uomo nell’economia, siano universali nel tempo e nello spazio. In poche parole, di come l’assunto descritto da Genovesi, homo homini natura amicus, (ogni uomo è per natura amico dell’altro uomo), sia ancora oggi importante per un processo di crescita comunitaria. Mi congratulo con i ragazzi per la partecipazione attiva e consapevole, e un ringraziamento davvero sentito a tutti i partner di progetto per la fattiva collaborazione.”

Jacopo Nicolodi, della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, senior project manager del progetto, sottolinea la centralità del viaggio nell’esperienza formativa: “Quest’uscita in Germania è stata innanzitutto un’opportunità per conoscere la storia di Raiffeisen che con le sue idee nell’Ottocento ha dato il via a un modello diverso di fare impresa, talmente efficace da condizionare persone a lui lontane come don Lorenzo Guetti, padre fondatore della cooperazione trentina. In secondo luogo, è stata un’occasione per conoscere da vicino in che stato versi oggi, dopo più di cent’anni dalla sua nascita, il credito cooperativo tedesco, quale sia il suo legame con la Banca centrale europea e quali le somiglianze e le differenze con il modello italiano. Aprire lo sguardo verso il modello emiliano-romagnolo prima, e quello tedesco poi, credo abbia dato ai partecipanti una maggiore consapevolezza su quali siano i valori della cooperazione oggi e quale la sua valenza nelle comunità in cui è ancora presente, mettendo a nudo anche le contraddizioni di un modello che deve stare al passo con i cambiamenti di un mondo globalizzato”.


Officina Cooperazione è un progetto nato su impulso di Valtes, la Fondazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Questa edizione si avvale del patrocinio della Federazione Trentina della Cooperazione e della partnership della Fondazione don Lorenzo Guetti.